domenica 30 dicembre 2012

Einstürzende Neubauten - Kollaps



Titolo: Kollaps
Artista: Einstürzende Neubauten
Anno di pubblicazione: 1981
Nazionalità: Germania

Ancora una volta abbiamo a che fare con un album industrial. C'è però da dire che gli Einstürzende Neubauten non hanno nulla a che fare coll'industrial pompato da discoteca (per quanto inquietante possa essere) di Skrew e compagni. La loro proposta l'ho sempre vista come una di quelle che tenta, con strumentazione insolita (tra cui lastre di metallo, martelli pneumatici e altro ancora) di trasmettere l'angoscia provocata dalla società industriale. Industrial nel senso letterale del termine, in altre parole. Kollaps è stato il loro primo album ed è composto di brani di breve durata dalla percussivtà ossessiva e metallica, sferzate metalliche che suonano come una sega circolare che trancia un pezzo d'acciaio e trapanano le orecchie e soprattutto dalla voce sofferente e urlata di Blixa Bargeld (roba che i peggiori screamers black metal gli fanno una sega, per essere volgare). Trattandosi del primo album la cosa suona comunque un po' zoppicante, come se si trattasse di qualche idea messa lì per vedere come viene, ma l'ascolto di un pezzo come la title-track, otto minuti di mantra industriale allucinato e perverso, fanno già capire la classe del gruppo. Classe che con opere del calibro di Die Zeichnungen Des Patienten O.T. che, pur usando i suoni più concreti che ci siano, riesce ad essere uno degli album più astratti di mia conoscenza (anche solo per un brano come Vanadium I-Ching) o Halber Mensch, che riesce ad aggiungere ad un proposta così audace suggestioni da discoteca (Yu-Gung) e religiose (il coro di Halber Mensch). Personalmente li ritengo uno dei gruppi più importanti di tutti gli anni '80.


Valutazione personale per chi non ha voglia di leggere: 7.5


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