domenica 16 dicembre 2012

Alice Cooper - KIller

Titolo: Killer
Artista: Alice Cooper
Anno di pubblicazione: 1971
Nazionalità: Michigan, USA

Come chiunque abbia avuto un passato da metallaro, anch'io ho avuto un periodo di passione per hard rock e derivati. Ora come ora questa passione si è spenta quasi del tutto (salvo alcuni intramontabili) ma ogni tanto non mi dispiace ascoltare qualcosa. Di Alice Cooper all'epoca ero un grande fan soprattutto perché troppo pesante per essere davvero glam come voleva mostrarsi (il che gli fa superare con un balzo i vari Def Leppard, Dokken e persino i Twisted Sister), ma lo conoscevo principalmente solo per i suoi pezzi più famosi (che sia Poison o School's Out lascio a voi la scelta). Diverso tempo fa avevo ascoltato uno dei suoi primi album (Love It to Death per chi fosse interessato) e mi aveva sorpreso per alcuni brani quantomeno raffinati per essere un semplice disco di hard rock (la ballata Second Coming o Ballad of Dwight Fry), così mi son deciso a non rifiutare la possibilità di un secondo ascolto. Kilelr risale allo stesso anno ma mi sembra nettamente più valido del predecessore; al di là dei soliti brani hard rock (Under my Wheels, Be My Lover, Yeah, Yeah, Yeah) credo che valga pena di ascoltare Killer per la presenza di tematiche violente (la title-track e Desperado) e brani lunghi e articolati in maniera diversa rispetto al solito verso-ritornello-verso-ritornello-assolo-ritornello (Halo of Flies) e soprattutto per Dead Babies che è al limite del punk rock. No, questa è un'esagerazione, ma di certo pochissimi gruppi hard rock "normali" oserebbero scrivere un pezzo del genere.
Valutazione personale per chi non ha voglia di leggere: 6.5

Nessun commento:

Posta un commento