lunedì 26 agosto 2013

Strings of Consciousness - Our Moon Is Full

Titolo: Our Moon Is Full
Artista: Strings of Consciousness
Anno di pubblicazione: 2007
Nazionalità: Multiculturale

Tendenzialmente col post-rock del 2000 non vado molto d'accordo: molto spesso ci si perde dietro soluzione da colonna sonora che non mi hanno mai entusiasmato (per citare un nome nostrano, i Giardini di Mirò). Ovviamente le dovute eccezioni ci sono (per citare di nuovo un nome nostrano, And Then We Met Impero dei Meganoidi) . Questo Our Moon Is Full si situa a metà strada: i momenti di distensione si alternano molto bene con quelli più inquietanti, la musica acustica con quella elettronica e il recitato con le parti puramente strumentali per creare un disco tutto sommato molto compatto e godibile. Nulla di particolarmente originale, questo è vero (pensiamo ai 65daysofstatic o agli Explosions in the Sky) però laddove quei gruppi sono molto spesso troppo "sognanti" e "ambientali", in Our Moon Is Full si nota una ricerca un po' meno banale. Insomma, che lo provi anche chi di post-rock non ha poi ascoltato molto. O chi non ne sa nulla.
Valutazione personale per chi non ha voglia di leggere: 7

lunedì 12 agosto 2013

Fucked Up - Hidden World

Titolo: Hidden World
Artista: Fucked Up
Anno di pubblicazione: 2006
Nazionalità: Canada

Teoricamente i Fucked Up vengono associati all'hardcore punk. Se può essere vero per la velocità a cui suonano e la cazzutaggine che ci mettono, alla fine il risultato non può certo dirsi hardcore in senso stretto, soprattutto a causa delle chitarre ipereffettate che fanno tanto shoegaze col loro muro sonoro sotto il quel si riconoscono degli ottimi riff (che comunque suonati in questo modo rendono molto più che se fossero puliti). Quanto alla batteria, l'altro strumento particolarmente presente, aiuta parecchio a creare il crescendo drammatico dei pezzi, soprattutto quando si eclissa per un paio di minuti per poi ritornare più incazzata di prima (vedi la title-track).Cantato cattivo e urlato al limite del growl. Liriche possenti, di cui alcune (come Crusades) che, cantate in un modo più pomposo o meno asciutto (e suonate in maniera più tamarra) potrebbero benissimo trovarsi in un disco di gruppi come Manilla Road o Virgin Steele. Nettamente superiore al successivo The Chemistry of Common Life.
Valutazione personale per chi non ha voglia di leggere: 8