martedì 13 novembre 2012

Dopesmoker - Sleep

Titolo: Dopesmoker
Artista: Sleep
Anno di pubblicazione: 2003
Nazionalità: California, USA

Per chi non lo sapesse, lo stoner (rock e metal) è una delle mie più grandi passioni. E gli Sleep sono uno dei pilastri del genere. La storia di Dopesmoker è contorta: in origine doveva essere pubblicato poco dopo Sleep's Holy Mountain (1993) ma ci furono problemi con la casa discografica a cuasa delle tematiche (erba, ascetismo e parecchie reminescenze bibliche) e si dovettero attendere sei anni per Jerusalem (che era di una decina di minuti più breve ma ugualmente colossale). Nel 2003, comunque Dopesmoker, grazie probabilmente ad un interesse crescente per il genere (anche se non ne sono minimamente sicuro) vide la luce. Io ho sempre atteso di essere nella condizione mentale giusta per ascoltarlo, visto che si tratta di un disco monotraccia della durata di ben 63 minuti. Dopo l'ascolto l'unica parola che possa venire in mente è: colossale. Non per quel che riguarda la statura, ma proprio per l'impressione di immensità che danno i riff impastati e rallentatissimi (oltre che sitorti all'inverosimile) di Matt Pike, così come il cantato apocalittico di Al Cisneros (oltre che le linee di basso altrettanto possenti). La ritmica è fondamentalmente monotona ed ossessiva e in generale il disco cerca di portare l'ascoltatore ad uno stato di trance (anche se in un paio di momenti sono presenti degli assoli di chitarra "stonata"). Credo che occorra un certo stomaco per poter digerire un album del genere, ma questa è l'apoteosi del colosso stoner, una marcia sfinente attraverso un deserto (e qui mi faccio anche ispirare dalla copertina della nuova release per la Southern Lord). Per quel che mi riguarda, se questo disco non è un capolavoro poco ci manca.
Valutazione personale per chi non ha voglia di leggere: 9

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