sabato 19 gennaio 2013

Pierrot Lunaire - Pierrot Lunaire

Titolo: Pierrot Lunaire
Artista: Pierrot Lunaire
Anno di pubblicazione 1974
Nazionalità: Italia

"Un buon disco di rock progressivo dopo il 1973? Impossibile, soprattutto se italiano. Ma io Forse le Lucciole non si Amano Più non l'ho ancora ascoltato, quindi potrei sbagliarmi."
Questo il mio pensiero, solo che ora correggerei con mi sbaglio. Non sono La Locanda delle Fate, ma i Pierrot Lunaire sono riusciti perfettamente a farmi ricredere: se non sbaglio tutti i componenti del gruppo erano diplomati al conservatorio, e la cosa si nota già a partire dall'iniziale Ouverture XV (strumentale). L'album ha delle bellissime atmosfere fiabesche (vedi Il Re di Raipure) e si fa notare per una strumentazione abbastanza varia (mi è parso di sentire il liuto come l'oboe o il flauto traverso), oltre che per la perizia struemntale del gruppo. Personalmente mi sono piaciuti soprattutto gli intrecci di chitarra e basso (spesso arpeggiato il secondo). Particolare anche la scelta di usare la batteria ( o le percussioni) pochissimo lungo le dodici tracce. Quanto alla voce, è abbastanza buona per appartenere ad un gruppo italiano: un Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso) meno professionale. Apprezzabile in tutto.
Valutazione personale per chi non ha voglia di leggere: 8

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