venerdì 5 ottobre 2012

Bill Fay - Time of the Last Persecution

Titolo: Time of the Last Persecution
Artista: Bill Fay
Anno di pubblicazione: 1971
Nazionalità: UK

Avevo sentito parlare molto bene di Bill Fay ma onestamente mi aspettavo un disco cantautoriale abbastanza classico e probabilmente tendente al folk. Non è così. Dal punto di vista strumentale domina una chitarra elettrica dalle tinte blues che a volte sfociano con naturalezza nel rock psichedelico. Con lei un pianoforte che, al contrario, Fay suona con estrema delicatezza e una battieria che fa il suo buon lavoro. Aggiungiamoci qualche strumento aggiuntivo ogni tanto (vedi i fiati in Come a Day). Quanto ai testi, sono particolarmente difficili da interpretare e sono intrisi di religiosità e messianismo in maniera abbastanza bizzarra (vedi in Pictures of Adolf Hitler o in Let All the Others Teddies Know), oltre ad essere particolarmente immaginifici; non mi stupisce che David Tibet (Current 93) abbia pure fatto una cover della title-track (che personalmente ho trovato il pezzo migliore del disco).
C'è davvero poco del tipico cantautore degli anni '60/'70 in questo album: nessun brano raggiunge neppure i quattro minuti e, cosa ancor più sorprendente, la parte cantanta duraancora meno; in chiusura di quasi ogni pezzo, infatti, c'è una coda strumentale che sfocia in alcuni casi in dissonanze al limite del noise rock o del free jazz (Come a Day). Insomma, un disco davvero fuori dal comune.

Valutazione personale per chi non ha voglia di leggere: 8.5

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